
CHI SONO
Il lupo è ferito, ma non è morto.
Il mio nome è Federico Cammarota. Sono nato a Trieste il 29/07/1991.
Fin da bambino ho sempre amato le sfide e le esperienze di vita “particolari”, quelle che portano l’uomo all’estremo delle sue possibilità e a mettere in gioco se stesso al massimo. Adoravo i grandi viaggi, le esplorazioni e le avventure. I miei libri preferiti erano romanzi come I Viaggi di Gulliver di Swift e La storia infinita di Ende.
Più avanti con l’età ho iniziato a nutrire una profonda ammirazione per i grandi viaggiatori contemporanei, coloro che vivono o che hanno vissuto entusiasmanti avventure in giro per il mondo: mi vengono in mente gli italiani Alex Bellini, con le sue traversate oceaniche in solitaria, Mattia Miraglio, con il suo giro intorno al mondo a piedi, e Carlo Taglia, con il suo giro del mondo senza aerei.
Inoltre, ho cominciato ad amare e ad essere affascinato da film come Into the Wild, Deep Water – La folle regata, Sanctum, 127 ore, Everest e da programmi tv come quelli di Bear Grylls.
I miei film preferiti fra tutti, però, sono sempre stati quelli di Indiana Jones. Le avventure del misterioso archeologo con frusta e cappello mi facevano sognare e desiderare di poter essere un giorno come lui.
Qualche anno fa ho partecipato alla selezione del progetto Mars One per andare a vivere su Marte, alle selezioni per un’esperienza di lavoro in Australia e ad un concorso con in palio un viaggio intorno al mondo, ma senza successo.
Tuttavia, con pochi mezzi e poco denaro, sono riuscito a realizzare nel corso degli anni quelle che nel mio piccolo sono state delle “imprese”: un viaggio in solitaria in Toscana a 19 anni (dopo l’esame di maturità) e un viaggio di un mese in Islanda a 21 anni. Oltre a questo, ho partecipato a molteplici escursioni in montagna con il CAI (anche in notturna), a corsi di speleologia e a varie escursioni in grotta, ad un corso di arrampicata sportiva, a gare di orienteering, a corsi di nuoto e di sub, infine anche ad un corso di volo. Queste sono state le mie “piccole/grandi” soddisfazioni!
Mi piace anche scrivere. Sto scrivendo da molti anni un romanzo storico ambientato nella mia amata Trieste e vivo nella speranza di poter pubblicarlo un giorno.
Quando ho iniziato a studiare archeologia, nel 2013, presso l’Università degli Studi di Trieste, i miei sogni hanno iniziato a galoppare come cavalli imbizzarriti, ma in contemporanea anche le mie preoccupazioni. Una difficile situazione economica implicante la vendita della casa in cui ero nato, la disoccupazione mia e dei miei genitori e le difficoltà causate dai debiti e dalle bollette da pagare, mi rendevano difficile pure permettermi un caffè al bar. L’aggiunta a tutto questo di una storia sentimentale finita male mi aveva demoralizzato e fatto perdere tutto l’entusiasmo che avevo avuto precedentemente.
Presto, però, ho capito quanto fossi fortunato in realtà, anche solo a poter studiare ciò che più mi appassionava e a darmi una possibilità di realizzazione professionale.
La maggior parte delle persone nel mondo, spesso a causa dei gravi malattie o di condizioni di povertà estreme, non potevano fare nemmeno quello.
Alla fine basta veramente poco per essere felici!
Fortunatamente, adesso, ho ripreso a sognare e, nonostante la situazione economica non sia migliorata di molto, ho deciso di dare una svolta alla mia vita, per ricordare i bei momenti in cui sognavo viaggi e grandi imprese. Così ho pensato ad Around the world in 80 digs (Il giro del mondo in 80 scavi).
80 scavi archeologici in giro per il mondo, per lo più in Italia, ma anche in Alaska, Giappone, Australia, Sudafrica, Israele, Polinesia Francese, Perù, Kazakistan e in molti altri luoghi… un lungo viaggio, che vorrei condividere con voi.
Mi definirei una persona “entusiasta”, che desidera vivere grandi emozioni e che vuole andare oltre le difficoltà economiche. Vorrei trasmettere anche a voi questa passione e questi sogni.
Girare il mondo è un desiderio di molte persone. Tuttavia, io vorrei tanto girarlo non solo nello spazio, ma anche esplorando la sua evoluzione nel corso del tempo, ai fini di poter sfruttare al meglio tutto ciò che l’archeologia può donare sia ai singoli individui che all’umanità intera: una grande conoscenza del passato e del presente.
Prometto che proverò a trasmettere le mie emozioni a voi con video, foto e post, donandovi delle “immagini” di tutto quello che vivrò.
Spero, inoltre, che queste 80 esperienze di scavo possano aiutarmi per una futura occupazione nel mio ambito professionale.
Voglio dedicare quest’impresa a di tutti coloro che vogliono vivere grandi avventure e voglio portarli con me, nel mio cuore, durante il mio viaggio.
Ricerco la possibilità di viaggiare e di esplorare, non per lusso, ma per un bisogno intimo del mio spirito.
Usando un riferimento ad un libro di Anthony de Mello, sono qui per raccontare la mia storia: la storia di un pollo come tanti che decise ad un certo punto di iniziare a volare come un’aquila.
L’impresa è molto ambiziosa. Sono, quindi, alla ricerca di sostenitori e di sponsor, di coloro che con un contributo o semplicemente con il loro sostegno volessero aiutarmi a realizzare questo sogno.